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E' bello sapere che in ogni smartphone in Italia il nostro governo ha installato, senza chiederci l'autorizzazione, una app (IT Alert) che spedisce ad una agenzia del governo (la protezione civile? davvero? siete sicuri?) la nostra posizione, anche quando abbiamo negato l'accesso e che riceve messaggi broadcast o diretti al singolo utente da questa agenzia (quale?).

Mettete che siete stati fermati e identificati ad una manifestazione pubblica (cosa che la nostra costituzione non consente), protestando contro il comportamento del governo (per esempio assistenza militare e politica ad un regime che sta compiendo un genocidio). Oppure avete fatto un commento "scomodo" su un social (sono tutti obbligati a fornire le vostre generalità alle forze di PS). Siete tranquilli col vostro cellulare in mano o vicino alla testa?

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A me fa molto impressione che questo tipo di pratica (usabile anche in altri contesti, vedi lo spionaggio industriale) sia fatta senza controllo da parte dell'attaccante. Che succede se va in mano a un bambino? A un estraneo? Pazienza. Se il mio vicino di treno 'esplode' io da chi vado a lamentarmi?

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L'idea che qualcuno sia sia inserito nella "Supply chain" potrebbe essere troppo complessa, quando lo stesso effetto si può ottenere in modo molto più semplice.

Il che è anche più pericoloso in termini prospettici per la sicurezza.

Il pager è un apparecchio elettronico molto semplice, i suoi componenti sono lo scafo, l'elettronica, un dispay e una batteria al litio (che c'è solo nel tipo esploso, mentre gli altri di Apollo hanno batterie AAA)

Tutti componenti che chiunque può acquistare sul mercato, o produrre in modo autonomo, e senza neanche grandi investimenti.

Per lo scafo di plastica, serve uno stampo che non costa più di €100k.

Lo stampaggio lo può fare una qualsiasi aziendina in un PVS, ma pure questa non è che costi una cifra.

L'elettronica si copia. E poi si mettono un po' di soldati a montarli

Quindi, chi ha venduto i pager, potrebbe averli prodotti e averne modificato il disegno per nascondere l'eplosivo in modo non rilevabile.

Tra le altre cose esplose vi sono anche i lettori di impronte digitali, il che lascia Hezbollah con il problema di identificare i suoi componenti o permetterne l'accesso a luogi delicati.

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